I confronti. Il disegno viene studiato attraverso il confronto con opere più o meno vicine per stile, soggetto, appartenenza ad una determinata scuola pittorica.
Il foglio va considerato insieme al Sacrificio di Isacco (inv. C 499), alla cui scheda si rimanda per la parte introduttiva. I due fogli condividono il formato, la preparazione della carta e anche il proposito di illustrare un’opera finita.
Come il precedente, anche questo disegno si avvicina in modo suggestivo a due opere con il medesimo soggetto di Giambattista Pittoni che, nuovamente, sembra definiscano l’ambito di realizzazione di questo foglio all’interno dell’ambiente veneto della prima metà del Settecento. La prima opera è l’Annunciazione delle Gallerie dell’Accademia di Venezia (a destra) con cui il disegno condivide il formato, la dinamica chiaroscurale delle nuvole che creano zone d’ombra agli angoli di sinistra della tela e la presenza della tenda sulla destra.
Il foglio va considerato insieme al Sacrificio di Isacco (inv. C 499), alla cui scheda si rimanda per la parte introduttiva. I due fogli condividono il formato, la preparazione della carta e anche il proposito di illustrare un’opera finita.
Come il precedente, anche questo disegno si avvicina in modo suggestivo a due opere con il medesimo soggetto di Giambattista Pittoni che, nuovamente, sembra definiscano l’ambito di realizzazione di questo foglio all’interno dell’ambiente veneto della prima metà del Settecento. La prima opera è l’Annunciazione delle Gallerie dell’Accademia di Venezia (a destra) con cui il disegno condivide il formato, la dinamica chiaroscurale delle nuvole che creano zone d’ombra agli angoli di sinistra della tela e la presenza della tenda sulla destra.