I confronti. Il disegno viene studiato attraverso il confronto con opere più o meno vicine per stile, soggetto, appartenenza ad una determinata scuola pittorica.
I temi pastorali furono una costante dell’opera di Giovanni Benedetto Castiglione e non è facile datare in modo preciso il foglio di Dresda (a sinistra) all’interno della produzione grafica dell’artista. Il confronto con un foglio di solida autografia conservato al British Museum (a destra) fa propendere per una datazione intorno agli anni ’50 del Seicento, nei pressi del secondo soggiorno Romano dell’artista. Tanto nel foglio di Dresda che in quello del British Museum Castiglione delinea prima con il pennello e inchiostro bruno una traccia della composizione e poi rinforza le figure con una tratto rosso molto deciso, più evidente e sicuro nel foglio di Londra. Nei due disegni è analogo anche il modo affrettato di delineare i volti dei bambini, e di far scivolare la composizione verso il fondo, arretrando i personaggi.
La bottega di Giovanni Benedetto Castiglione fu molto attiva nell’imitare lo stile del maestro e, prendendo sempre come riferimento il foglio del British Museum, emerge come il tratto grafico sia più immediato, la luce più incisiva, i movimenti dei personaggi più fluidi rispetto al foglio di Dresda e come sia più armonico il mescolarsi dei rialzi rossi con la traccia sottostante a pennello.
I temi pastorali furono una costante dell’opera di Giovanni Benedetto Castiglione e non è facile datare in modo preciso il foglio di Dresda (a sinistra) all’interno della produzione grafica dell’artista. Il confronto con un foglio di solida autografia conservato al British Museum (a destra) fa propendere per una datazione intorno agli anni ’50 del Seicento, nei pressi del secondo soggiorno Romano dell’artista. Tanto nel foglio di Dresda che in quello del British Museum Castiglione delinea prima con il pennello e inchiostro bruno una traccia della composizione e poi rinforza le figure con una tratto rosso molto deciso, più evidente e sicuro nel foglio di Londra. Nei due disegni è analogo anche il modo affrettato di delineare i volti dei bambini, e di far scivolare la composizione verso il fondo, arretrando i personaggi.
La bottega di Giovanni Benedetto Castiglione fu molto attiva nell’imitare lo stile del maestro e, prendendo sempre come riferimento il foglio del British Museum, emerge come il tratto grafico sia più immediato, la luce più incisiva, i movimenti dei personaggi più fluidi rispetto al foglio di Dresda e come sia più armonico il mescolarsi dei rialzi rossi con la traccia sottostante a pennello.