I confronti. Il disegno viene studiato attraverso il confronto con opere più o meno vicine per stile, soggetto, appartenenza ad una determinata scuola pittorica.
Il tratto a matita rossa deciso e strutturante e l’immediatezza che il foglio di Dresda (a sinistra) trasmette insieme alla vitalità plastica della postura e alla capacità così trasparente di concepire la luce fanno pensare che possa essere stato realizzato da un grande maestro entro la prima metà del Seicento.
L’attenzione così spontanea per la luce riconduce ad un ambito lombardo e infatti fino ad ora le ipotesi attributive si sono focalizzate su quest’area geografica, tra Tanzio da Varallo e Carlo Donelli, detto il Vimercati. Uno studio di figura di Tanzio della Morgan Library (a destra) mostra tuttavia un tratto di contorno meno forte e deciso, la propensione a definire la figura con tratti più sottili e ravvicinati e una concezione della luce del tutto differente.
Carlo Donelli detto il Vimercati (Milano 1661-1715), il cui maggior nucleo di disegni è oggi conservato nel codice F 231 inf. della Biblioteca Ambrosiana, è un disegnatore certamente da riscoprire, ma che opera in cronologie troppo avanzate per questo foglio che, nella disinvolta e trasparente concezione luministica sembra risentire ancora del milieu caravaggesco.
Il tratto a matita rossa deciso e strutturante e l’immediatezza che il foglio di Dresda (a sinistra) trasmette insieme alla vitalità plastica della postura e alla capacità così trasparente di concepire la luce fanno pensare che possa essere stato realizzato da un grande maestro entro la prima metà del Seicento.
L’attenzione così spontanea per la luce riconduce ad un ambito lombardo e infatti fino ad ora le ipotesi attributive si sono focalizzate su quest’area geografica, tra Tanzio da Varallo e Carlo Donelli, detto il Vimercati. Uno studio di figura di Tanzio della Morgan Library (a destra) mostra tuttavia un tratto di contorno meno forte e deciso, la propensione a definire la figura con tratti più sottili e ravvicinati e una concezione della luce del tutto differente.
Carlo Donelli detto il Vimercati (Milano 1661-1715), il cui maggior nucleo di disegni è oggi conservato nel codice F 231 inf. della Biblioteca Ambrosiana, è un disegnatore certamente da riscoprire, ma che opera in cronologie troppo avanzate per questo foglio che, nella disinvolta e trasparente concezione luministica sembra risentire ancora del milieu caravaggesco.
