I confronti. Il disegno viene studiato attraverso il confronto con opere più o meno vicine per stile, soggetto, appartenenza ad una determinata scuola pittorica.
I nuclei principali dei disegni di Pittoni sono conservati alle Gallerie dell’Accademia di Venezia e alla Fondazione Giorgio Cini, ma tra essi non sembrano esserci fogli che si avvicinano stilisticamente ai disegni di Dresda. Un foglio in cui si rintracciano alcune analogie è inv. 30023 della Fondazione Cini, considerato un disegno preparatorio per la figura di San Bonaventura della Madonna con il Bambino e Santi (a destra). I due disegni condividono la tendenza a non chiudere i contorni soprattutto nella zona del viso e ad usare il gesso bianco insieme alla matita nera o rossa per strutturare contorni illuminati dalla luce o altre parti delle figure.
I nuclei principali dei disegni di Pittoni sono conservati alle Gallerie dell’Accademia di Venezia e alla Fondazione Giorgio Cini, ma tra essi non sembrano esserci fogli che si avvicinano stilisticamente ai disegni di Dresda. Un foglio in cui si rintracciano alcune analogie è inv. 30023 della Fondazione Cini, considerato un disegno preparatorio per la figura di San Bonaventura della Madonna con il Bambino e Santi (a destra). I due disegni condividono la tendenza a non chiudere i contorni soprattutto nella zona del viso e ad usare il gesso bianco insieme alla matita nera o rossa per strutturare contorni illuminati dalla luce o altre parti delle figure.