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I confronti. Il disegno viene studiato attraverso il confronto con opere più o meno vicine per stile, soggetto, appartenenza ad una determinata scuola pittorica.

il disegno studiato
Libera invenzione alla maniera di Guercino
Paesaggio con una torre in lontananza e alcuni personaggi
Dresda
,
Staatliche Kunstsammlungen, Kupferstich-Kabinett
, inv.
C 1937-390
©️
L'opera confrontata
Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino
Paesaggio con due cavalieri
Haarlem
,
Teylers Museum
,
inv. H 108
©️

É noto come i disegni di Giovanni Francesco Barbieri (1591-1666), gelosamente custoditi dall’artista nella sua casa per tutta la vita e utilizzati dai familiari anche dopo la morte, ebbero una grande fortuna anche nel secolo successivo: furono ammirati e collezionati da Carlo Cesare Malvasia, da Sebastiano Resta, da Cristina di Svezia che ne volle un nucleo per sé, ora ad Haarlem. Essi furono oggetto di repliche e imitazioni, alcune realizzate con o specifico scopo di essere vendute sul mercato, data quell’“aria di capricci” che garantì l’apprezzamento settecentesco di questi fogli.

Il confronto del foglio di Dresda (a sinistra) con un disegno di paesaggio autografo di Guercino ad Haarlem (a destra) mostra tutta la debolezza del disegno in esame che appare debole sia nella definizione del chiaroscuro che nella resa atmosferica. Il tratto a penna, molto più fermo, non riesce ad avvolgere i personaggi che popolano la scena come accade invece nell’esemplare di Haarlem dove i due cavalieri che giungono da sinistra partecipano al movimento delle fronde scosse dal vento.

É noto come i disegni di Giovanni Francesco Barbieri (1591-1666), gelosamente custoditi dall’artista nella sua casa per tutta la vita e utilizzati dai familiari anche dopo la morte, ebbero una grande fortuna anche nel secolo successivo: furono ammirati e collezionati da Carlo Cesare Malvasia, da Sebastiano Resta, da Cristina di Svezia che ne volle un nucleo per sé, ora ad Haarlem. Essi furono oggetto di repliche e imitazioni, alcune realizzate con o specifico scopo di essere vendute sul mercato, data quell’“aria di capricci” che garantì l’apprezzamento settecentesco di questi fogli.

Il confronto del foglio di Dresda (a sinistra) con un disegno di paesaggio autografo di Guercino ad Haarlem (a destra) mostra tutta la debolezza del disegno in esame che appare debole sia nella definizione del chiaroscuro che nella resa atmosferica. Il tratto a penna, molto più fermo, non riesce ad avvolgere i personaggi che popolano la scena come accade invece nell’esemplare di Haarlem dove i due cavalieri che giungono da sinistra partecipano al movimento delle fronde scosse dal vento.

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